WordPress, è la piattaforma di gestione dei contenuti (CMS) più diffusa al mondo ed è spesso definita da alcuni come poco professionale.
Sarà vero o son solo dicerie da sfatare? Ne parliamo in questo articolo.
Il “bello” è che in molti casi siano proprio operatori del settore a parlarne in questi termini. A volte è come se “detti operatori” vogliano in un certo qual modo ribadire una certa distanza da WordPress, da Matt Mullenweg (il suo fondatore) e da tutto ciò che è open source. Fatevi un giro in qualche forum, leggetevi le discussioni di alcune community e noterete come sia atteggiamento diffuso di alcuni sviluppatori (italici) quello di prendere le distanze da WordPress.
“Or bene signori”, questo mio articolo nasce per sfatare queste dicerie e per sostenere l’esatto contrario (PS. Matt Mullenweg non mi ha pagato per ciò che sto scrivendo!).
NO, non è proprio così!
Il fatto che WordPress sia Open source e gratuito è un grande punto di forza perché garantisce l’accesso a tutti! Il fatto poi che sia più intuitiva e di facile utilizzo (rispetto ad altre piattaforme open source) ne ha consacrato il suo successo e una larga diffusione in tutto il pianeta.
Tutti possono “provare” WordPress, tutti possono avvicinarsi al mondo WordPress e il fatto che sia definita una piattaforma “di massa” o meglio molto diffusa è un po’ una conseguenza di ciò!
Questo però non significa che tutti sappiano fare i siti WordPress. Ci sono siti WordPress fatti bene, performanti e che convertono. Ci sono poi siti WordPress fatti male, tutt’altro che performanti e che non convertono.
Insomma la differenza la fa chi ha ideato il progetto web e chi ci ha lavorato. La differenza la fanno le persone che stanno dietro al progetto.
NO! Non è amatoriale WordPress semmai può essere amatoriale l’approccio di chi ha lavorato su quel dato progetto web.
Che WordPress sia una piattaforma Open Source e gratuita è risaputo!
Ma diciamocelo subito: la sua gratuità (di WordPress) non è direttamente proporzionale ad una presunta e spesso paventata gratuità del lavoro del freelance o dell’agenzia che confezionerà il sito web al cliente.
In molti casi bisogna sviluppare applicazioni ad hoc, in molti altri realizzare template ad hoc in tutti i casi ci sono tante ore di lavoro. Quindi un sito web realizzato in WordPress ha un costo, che può essere variabile sulla base di tanti fattori.
Alcuni “presunti sviluppatori” sostengono che un gestionale (come WordPress) content based, basato cioè sulla produzione di contenuti, dove cioè si lavora “ad articoli” è portatore di handicap (quali poi non l’ho ancora capito!).
Potrei dire l’esatto contrario: il sistema di lavorare “ad articoli” è un forte vatnaggio!
Pensate oggi ad un sito web privo di quello spazio dinamico (che è appunto l’area blog o news) che favorisce le conversazioni e le interazioni con i suoi utenti.
I contenuti sono sovrani oggi più che mai (e questo per tanti motivi). Il contenuto crea valore, “Content is (always) the king”. I siti “vetrina” o “brochure” non servono più!
Il contenuto è la vera colonna portante del digital marketing, la leva che crea interesse verso di te o l’azienda del tuo cliente.
Il contenuto ti permette di accrescere la tua reputazione on line e questo conseguentemente porta a creare relazioni che amplificano la tua visibilità, facendo percepire il tuo valore. Che sito web sarebbe oggi un sito senza contenuti? Che sito sarebbe se non converte? Quindi lavoriamo pure “ad articoli” che è sicuramente meglio!
Sinceramente mi fa davvero sorridere l’idea di un confronto fra un CMS proprietario sviluppato da un singolo programmatore e un CMS sviluppato da una community di programmatori. Non scherziamo! Immagina se vengono fuori dei bug (e non è fantaweb perché vengono fuori sempre prima o poi) nel primo caso (CMS proprietario) si e’ nelle mani di un singolo sviluppatore e quindi devi iniziare a recitare preghiere affinché lui trovi la soluzione. Nel secondo caso (CMS sviluppato da una community, WordPress o altri), di solito il problema viene risolto nel giro di pochi giorni.
E poi quanto tempo ci vuole per realizzare un CMS proprietario? E quanti soldi ? Secondo te il committente oggi cosa sceglierebbe?
Non è vero! Anche il tuo CMS proprietario può contenere bug. E’ logico pensare che una piattaforma diffusa ed utilizzata da tante persone possa essere potenzialmente esposta a più attacchi rispetto ad altre piattaforme, non credi?
Il bello di WordPress è che “dietro” ha una community di sviluppatori pronti a identificare il bug e trovare una soluzione, di contro il brutto di altri CMS o di un CMS proprietario è che i tempi e le risorse per l’identificazione e la risoluzione del problema sarebbero sicuramente maggiori.
Dici? Lavorare con WordPress non è sinonimo (come spesso si crede e si dice) di “avere la pappa pronta”.
E’ vero che la piattaforma ti viene fornita gratuitamente, è vero che ci sono migliaia di plugin, estensioni e temi disponibili a gratis e a pagamento. Ma è anche vero che per “piegare ai tuoi voleri”un template o tutto il resto devi per forza “mettere mani al codice”.
Wordpress aiuta ma devi saper programmare (e direi anche bene) in php per poter “piegare un CMS ai tuoi voleri” e per spingerti oltre nelle customizzazioni. Non c’é altro modo!
Mah, cosa significa migliore? Più stabile? Più intuitivo?
Come saprai ci sono molte altre piattaforme più o meno simili a WordPress. Joomla innazitutto. Altre, come ModX e Drupal, molto amate dagli sviluppatori ma poco intuitive.
Alcune altre (per certi aspetti e forse) migliori, e penso a Typo3 o a SilverStripe.
Ma mi chiedo: se WordPress è così largamente diffuso un motivo ci sarà, non credi?
I motivi in effetti sono diversi. La numerosa community di sviluppatori (di cui abbiamo già scritto) che garantisce una produzione costante ed al passo con i tempi e un supporto periodico è uno di questi ma i motivi che decretano il successo di WordPress rispetto ai suoi competitor sono soprattutto la facilità di utilizzo, l’intuitività della piattaforma e una curva di apprendimento assolutamente non ripida.
quanto pesano le preferenze e le richieste dei committenti sulla scelta della piattaforma? E mi chiederei anche: ma se la scelta fosse lasciata nelle mani dei prestatori d’opera (cioè noi), WordPress sarebbe comunque la soluzione più adottata?
Al di là delle mille domande una cosa è certa: nella scelta della piattaforma dobbiamo sempre tener presente il nostro committente e le sue richieste, quali ad esempio quella di voler aggiornare lui stesso il sito web oltre a margini di spesa sempre più contenuti.
E chi l’ha detto? WordPress è usato in ogni settore, in tutto il mondo ed anche da grandi aziende.
Lo sapevi ad esempio che il sito della CBS, noto broadcast statunitense, è realizzato in WP? E quello della NBC? Idem!
E lo sapevi che il sito web di openNASA è sempre realizzato su piattaforma WordPress?
Idem per i siti di informazione dell’Observer o di CNN o del NY Post o del Time o di USA Today.
La lista è lunga, c’è anche la newsroom di Facebook , di Skype e di Spotify .
E le aziende? Hanno scelto WordPress Chrysler, UPS, Sony Playstation e molti altri.
Pare che molti artisti abbiano scelto WordPress per costruire la propria casa sul web e raccontarsi. E’ il caso di Katy Perry e degli Stones.
Non mi dilungo ma se sei curioso c’è una lista dei Notable WP sites.
E in Italia? Non mancano anche nel “Bel Paese” siti di aziende note realizzati in WordPress.
Il Fatto Quotidiano ne è un esempio e il giornalista Enzo Di Frenna ne parlava proprio in un suo articolo. E poi ci sono Glamour, Wired, Domus Academy e molti altri.
Personalmente ritengo WordPress uno strumento unico ed allo stesso tempo multiforme, utile per piccoli e grandi progetti web, utilizzabile per qualsiasi categoria merceologica, per qualsiasi settore e per ogni genere di target di utenza e committente.
Lungi da me il voler creare una religion war su quale sia la migliore piattaforma CMS oggi in circolazione. Forse ho “parteggiato” un po’ e in alcuni casi utilizzato un tono (volutamente) provocatorio.
Sei naturalmente libero di non essere d’accordo con me e di credere che ci siano altri strumenti e/o piattaforme migliori. In ogni caso spero tu convenga che WordPress abbia enormi potenzialità e pochi confini, se non quelli che poni tu stesso in termini di idee e fruibilità.