Caro lettore, non so se sei a conoscenza del fatto che la stragrande maggioranza del tempo speso online dagli italiani e nel mondo proviene proprio dai dispositivi mobile. Nella fattispecie, i dati Audiweb relativi alla Total digital audience in Italia nel mese di Agosto 2015 parlano di un 76,6% contro il 25,4% di fruizione da desktop.
Alla luce di queste considerazioni sorge sempre di più la necessità di strutturare piani SEO specifici per i dispositivi mobile, che vivono di regole in parti uguali e in parte diverse da quelle applicate per la versione desktop.
Naturalmente la Mobile SEO non prescinde da tutte quelle pratiche che vengono implementate nella e per la versione desktop. La base è unica: si scelgono delle parole chiave e si inseriscono in posizioni strategiche all’interno dei contenuti del sito, si costruiscono contenuti, testuali e visivi, di qualità, poi c’è l’inserimento delle meta tag, gli URL “parlanti”, il robots.txt, l’invio della sitemap a Google, le campagne di link building, la promozione sui social ecc… Ci sono però delle particolari accortezze utili ad accrescere la propria visibilità sulle piattaforme mobile, vediamole insieme:
Configura il tuo sito per il mobile facendo ricorso al responsive web design, che permetterà al tuo sito di adattare il layout alle diverse dimensioni degli schermi.
Essere mobile friendly è un fattore di ranking, incide, cioè, nell’indicizzazione da parte di Google. La ratio è quella di premiare quei siti in grado di fornire una buona user mobile experience. Chi invece restituisce un’esperienza negativa sarà soggetto a penalizzazioni.
L’esempio lampante sono le animazioni in Flash, che non sono leggibili sul mobile. Se vuoi inserire nel tuo sito effetti animati puoi fare ricorso all’HTML5 e al CSS3, compatibili per tutti i dispositivi. Ribadisco che Google tende a penalizzare i siti che contengono elementi in grado di incidere negativamente sulla user experience.
Sia per la versione desktop che per quella mobile la velocità di caricamento incide sul posizionamento. Per verificare la velocità del tuo sito utilizza PageSpeed Insights che, oltre a misurarla, individua le criticità e genera suggerimenti per renderlo più veloce.
Lo sapevi che ben 4 utenti su 5 fanno ricerche di tipo locale sui motori di ricerca? A dircelo è nientepopodimeno che Google nella sua ricerca “Understanding Consumers’ Local Search Behavior”.
Sapevi anche che quando gli utenti sono in movimento (in macchina, in autobus o in treno) o all’interno di siti commerciali la maggior parte delle ricerche fatte sugli smartphone sono di natura locale?
Quello che devi fare è essere presente su tutte le piattaforme dalle quali i sistemi operativi mobile attingono le informazioni per rispondere alle richieste degli utenti. Mi spiego meglio con un esempio:
Se prendo il mio Iphone, apro Safari e cerco “supermercato”, la prima risposta data proviene dai risultati di Apple Maps Connect: Il supermercato Doc e la vineria Anzuni. Quest’ultima ovviamente non è un supermercato, ma, vista la scarsità di segnalazioni posizionate su questa parola chiave nelle mie vicinanze, Safari mi restituisce anche questo suggerimento. La prima, il supermercato Doc, che invece è coerente, ottiene una grandissima visibilità ed è facilmente soggetta a conversione, ovvero all’azione dell’utente di dirigersi verso il supermercato. La seconda, magari, potrebbe non portare a una conversione in questa occasione, visto che si sta cercando un supermercato, ma intanto genera notorietà sul brand.
Per segnalare la propria presenza su Apple Maps basta iscriversi all’omonimo servizio sul sito mapsconnect.apple.com
Come puoi vedere, però, quando clicco sul risultato di ricerca delle mappe, il supermercato Doc viene segnalato da Yelp, questo perchè Apple Maps attinge informazioni anche da siti esterni. Le principali fonti di informazioni di Apple Maps sono Tom Tom, Yelp e Tripadvisor.
Per i sistemi Android abbiamo, invece, Google Maps. Per essere presenti sulla mappe di Google l’iter è iscriversi a Google My Business, aprire una pagina Google Plus Local e ottimizzarla. In questo modo non solo sarai presente nei risultati di Google Maps, ma anche nelle serp geolocalizzate, le prime ad apparirti e le più visibili sui dispositivi mobile.
Tra gli strumenti importanti per la mobile SEO troviamo ancora:
– Bing Places: se Safari su iOS ha come motore di ricerca predefinito Google, Spotlight ha Bing.
– Foursquare: dal quale alcuni tra i maggiori social media (Twitter, Pinterest e Flickr) attingono i “luoghi di condivisione”.
Non bisogna, inoltre, sottovalutare il fatto che molti degli strumenti appena citati, Google My Business, Apple Maps, Yelp, Tripadvisor, Foursquare, sono le fonti di informazioni degli assistenti vocali presenti su tutti i moderni dispositivi mobile: Siri, Google Now e Cortana, che sono usati in larga misura da giovanissimi e in situazioni particolari, come in mobilità.